sabato 28 giugno 2025

IL NUOVO REGOLAMENTO EPAP

Segnalo le principali novità del nuovo Regolamento di Funzionamento dell’Epap



1. Contributo Integrativo al 4%

Come tutti oramai sappiamo l’integrativo è passato dal 2% al 4%. Tale incremento andrà interamente a montante dell’iscritto e da qui a pensione.

Parallelamente è cambiato il sistema di fatturazione fra colleghi (o, meglio, fra iscritti Epap), infatti con il nuovo regolamento il contributo integrativo dovrà sempre essere messo in fattura. L’iscritto Epap che riceve la fattura da altro iscritto Epap provvederà a pagare per intero la fattura suddetta e poi, al momento del versamento in Epap del contributo integrativo, detrarrà dall’importo da versare in Epap, la somma già versata al collega.

Esempio: un iscritto emette fattura al cliente finale per euro 10.000, sulla quale applica il contributo integrativo del 4% (ulteriori 400 euro). Per il medesimo lavoro ha ricevuto fattura da altro iscritto Epap per euro 4.000, sulla quale quest’ultimo ha applicato il contributo integrativo del 4% (160 euro). Il professionista pagherà i 4.160 euro all’iscritto Epap, per poi versare ad Epap la somma di euro 240 (400INCASSATI – 160VERSATI AL COLLEGA), mentre i restanti 160 euro saranno versati ad Epap direttamente dal collega. Ciascuno dei due ritroverà nel proprio montante metà della somma versata in Epap.


2. Maggiore flessibilità sul Contributo Soggettivo (minimo fermo al 10%)

L’aliquota minima rimane al 10%. È però possibile optare per aliquote maggiori (12% - 14% - 16% - 18% - 20% - 25% - 30% - 40% - 50% - 60% - 80%). Ciò al fine di permettere anche a chi si trova in età avanzata, di riuscire a costituire un proprio montante previdenziale adeguato ad una pensione dignitosa.

In pratica, mentre altre Casse Previdenziali hanno scelto di aumentare il contributo soggettivo (fino al 18%) Epap ha optato per una maggiore flessibilità, accompagnata da operazioni di divulgazione finalizzate all’aumento della cultura previdenziale, affinché ogni iscritto possa essere artefice della propria pensione, modulando i versamenti in funzione del proprio reddito e della propria capacità di risparmio (entrambe variabili lungo l’arco della vita lavorativa dell’iscritto).


Potrà sembrare poca cosa ma ricordo a tutti che la precedente riforma prevedeva il soggettivo al 15% e l’integrativo al 4%; ma di questo 2% in più solo l’1,5% andava a montante dell’iscritto. Riuscire ad aumentare l’integrativo (peraltro tutto a montante dell’iscritto) senza aumentare il soggettivo è certamente un grande successo.



3. Riscatto anno militare/servizio civile

Il nuovo Regolamento ha introdotto la possibilità di riscattare l’anno di servizio civile/militare. Il riscatto può avvenire pagando:

  • misura minima del contributo: pari al contributo soggettivo minimo vigente nell’anno di presentazione della richiesta (641 euro);

  • misura massima del contributo: determinata applicando l’aliquota del 10 per cento alla media dei redditi professionali dichiarati ai fini IRPEF e comunicati all’EPAP, riferiti agli ultimi 3 anni precedenti la data della domanda.

    Il pagamento (detraibile in dichiarazione dei redditi) può essere in unica soluzione o dilazionato in rate quadrimestrali di 400 euro cadauna minimo.

Le somme versate vanno a montante dell’iscritto (e da qui a pensione) ed il periodo di riscatto è valido ai fini del conteggio degli anni di contributo.

Di fatto opera, in tutto e per tutto, analogamente al riscatto degli anni di laurea.

Al momento il Regolamento (che è stato approvato sia dal CdA e sia dal CIG) non è ancora operativo in quanto manca la approvazione ministeriale.


4. Modifica del Regolamento Sanzionatorio

  • Regolamento non più vessatorio (il precedente sanzionava anche le dichiarazioni in eccesso);

  • Introduce il concetto di dichiarazione “errata” (prima erano tutte “infedeli”), quando l’accertato è inferiore al dichiarato o l’iscritto corregga autonomamente l’errore (in eccesso o in difetto), favorendo in generale la spontanea regolarizzazione da parte degli iscritti;

  • Riduzione (non uniforme) delle sanzioni comminate (generalmente minori per gli errori di piccola entità, ma maggiori verso chi evade consapevolmente e volutamente).


Portata politica del nuovo Regolamento

  • Il Regolamento è lo strumento operativo con il quale l’Epap applica il nuovo Statuto:

  • Aumento dell’integrativo (a carico del cliente) senza aumentare il soggettivo (a carico dell’iscritto) => maggiori pensioni (+ 30% per chi inizia ora) senza oneri per l’iscritto;

  • maggiore flessibilità per l’iscritto nella decisione degli importi da versare; al fine di favorire l’iscritto che ha diverse capacità di reddito e di risparmio lungo l’arco della vita lavorativa. Di fatto prevedere versamenti sino all’80% del reddito netto significa dare a tutti la possibilità di crearsi una pensione anche in pochi anni (es. gli ultimi della attività lavorativa) o, eventualmente, di integrarla anche significativamente al momento della cessione dell’attività (ma di questo parlerò in una prossima mail);

  • amplia gli ambiti operativi della previdenza (previdenza complementare) e della Assistenza (famiglia, salute...);

  • Promozione, incentivazione, sviluppo e sostegno all’esercizio della libera professione degli iscritti (Welfare attivo, sostegno al credito, attività di formazione …);

  • Cancella alcune palesi ingiustizie quali il riconoscimento dell’extra-rendimento anche sui contributi non versati (a danno di chi ha invece versato).


Per maggiori dettagli ti invito a scaricare il regolamento dal sito dell’Epap (https://www.epap.it/wp-content/uploads/2022/04/R-E-G-O-L-A-M-E-N-T-O-di-attuazione-APRILE2022.pdf).


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