mercoledì 16 dicembre 2015

EPAP - La vostra voce - Alcuni commenti al comunicato n. 3

Calabria
Caro Alfio, grazie per questo rendiconto.
Mi convinco di avere visto giusto. Grazie a queste tue note un pò di Epap- non-filtrata arriva anche da me. Davvero deludente, poco lungimirante e direi infine affaristica ed elucubrante la mancata rivalutazione dei montanti. Ferme restando tutte le altre voci... ciò che è davvero mortificante per un iscritto è proprio questa voce.
Sarebbe interessante conoscere la posizione del Presidente mio conterraneo, ma posso sospettarlo.
Tienimi aggiornato per cortesia
Alla prossima

Ciao Alfio
condivido la tua bocciatura del bilancio preventivo 2016, sono assurde quelle cifre è uno schiaffo a noi che facciamo sacrifici per poter rispettare i versamenti epap. Quindi tutta la mia approvazione al tuo, nostro sdegno.
Posso inviare una copia del tuo messaggio e del tuo allegato a qualche collega?
Un caro saluto

Campania
Nel leggere quanto mi hai inviato rimango indignato. Nella mia azienda conserviera che occupa circa 20 dipendenti fissi e 120 stagionali per tre mesi all'anno il costo dei consulenti per la sicurezza e le innovazioni è di  € 6.000,  all'anno. I miei impiegati , con contratto federalimentare, costano la metà degli impiegati del nostro Ente. Oggi mi accorgo che i funzionari dell'Epap costano molto piu' di quanto costo io quale professionista e Amministratore alla mia azienda con un mare di responsabilità. Per me che sono un imprenditore il costo degli Organi , il costo del personale, il costo dello stabile, le consulenze, ecc sono costi stratosferici da vergogna per i normali lavoratori o professionisti.  
Sono disponibile a qualsiasi protesta che vuoi organizzare per detto sperpero.
Cordialmente.

ti abbiamo mandato là per questo
a leggere tutto questi esagerano…
sono soldi nostri!
inviami il bilancio preventivo sì
combatti Alfio. COMBATTI

Emilia Romagna
Ottimo,
continua (te) così......
Visto che sono consigliere dell' albo di ... ho girato la tua mail a tutti gli Epap di .....

Ciao Alfio, ciao Alberto,
sono completamente d'accordo con le vostre prese di posizione. Piove sul bagnato, ma non molliamo.
Che fare?

Lazio
Buon giorno caro Alfio, i numeri che ho letto nel documento che mi hai mandato, mi fanno rabbrividire , per non dire che mi fanno incazzare,  ho fiducia in te e nelle tue lotte che stai portando avanti negli organi preposti di questo Ente, che come tu hai ben detto non sta tutelando minimamente gli interessi degli iscritti, ma di pochi altri.
Ti ringrazio per i tuoi continui aggiornamenti.

 Liguria
Grazie per le informazioni.
 Io parto già da una considerazione molto più semplice anche se sarà errata.
 In un Paese libero e democratico e, soprattutto, in cui, solo a parole, si dice ci sia la libera concorrenza, trovo comunque giusto obbligare (anche se sembra una contraddizione rispetto a quanto appena premesso) a dotarsi di un piano previdenziale, perché, purtroppo, c'è chi tenderebbe a spendere tutto da giovane per ritrovarsi  poi in età pensionistica  nei guai.    Uno stato dovrebbe anche aiutare e tutelare i più deboli... in tutti i sensi..
 Ma ciascuno di noi dovrebbe poi poter scegliere liberamente dove investire per la propria pensione, quindi obbligare un libero professionista solo perché "deve" essere iscritto a un ordine per potersi firmare Agronomo, io sono Agronomo solo ed esclusivamente perché ho superato 5 anni di studi universitari e l' esame di stato, NON CERTO PERCHE' ISCRITTO ALL'ORDINE, gli abiti non mi sono mai interessati ma solo i  monaci..,  a versare per la pensione dell' Ordine, senza poter liberamente scegliere concorrenti più, appunto, concorrenziali, per me è già molto lontano anzi, agli antipodi, di come dovrebbe funzionare la democrazia e la libertà. Per me questo è un trattamento dittatoriale.
 Quindi l' obbligo a seguire per forza la pensione di un ordine, avrebbe senso solo se le pensioni degli Ordini, garantissero, come obbligo di Legge, il migliore o addirittura se superasse il migliore fra i rendimento fra tutti i piani pensionistici offerti dal mercato. In caso contrario un libero professionista dovrebbe, sempre per legge, essere libero di scegliere altri soggetti previdenziali.
Certo che poi  si formerebbe subito il cartello tra Assicurazioni  e previdenze degli Ordini, visto come funzione bene...l' antitrust... in Italia e non solo, ma credo che almeno saremmo "livellati...." al pari dei rendimenti delle Assicurazioni più virtuose.
Saluti e buon lavoro.

Lombardia
Caro Alfio, 
mi sembra finalmente intravedere una, se non coraggiosa quantomeno inusuale, presa di coscienza rispetto a consolidate posizioni di privilegio tipiche di molti ambiti, soprattutto pubblici, che sono ormai onestamente anacronistiche e difficilmente tollerabili.
Mi congratulo davvero per la vostra condivisibile azione  e mi auguro  di risentirti presto con risultati concreti. Il tempo è generalmente un temibile rivale della determinazione.

Marche:
Caro Collega,
Mi riservo di valutare nel dettaglio i dati forniti e le considerazioni che li accompagnano, tuttavia ti manifesto fin d’ora il mio consenso per la posizione che hai anticipato assumerai in sede di votazione, tanto più nel rilevare che offre sostegno a quanto già formalmente espresso dal collega Bergianti in CdA. Nell’auspicare che le voci di critica, quando concrete e costruttive, trovino ulteriori consensi, fino a determinare un effettivo cambio di rotta dell’Ente che vada ben oltre le sterili enunciazioni di principio, spesso contraddette dai fatti, ti ringrazio per il lavoro svolto e ti saluto.
Cordialmente

Caro collega,
Ogni riscontro circa l'attività che viene svolta in EPAP è senz'altro gradito ed utile, tanto più che tra gli argomenti del Dipartimento Professione (Ordinamento, lavori pubblici, tutela della professione e deontologia professionale, EPAP) del quale il Consiglio mi ha assegnato il coordinamento c'è per l'appunto anche l'EPAP; quindi ti ringrazio e attendo news.
Ti saluto cordialmente.

Caro Alfio
Da agronomo di cantiere, che poca dimestichezza ha con le faccende economiche, ma che tutti i giorni ha a che fare in comune  con l'ottimizzazione delle risorse per i servizi da dare al cittadino, i numeri che tu snoccioli e le informazioni che ci passi mi lascino alquanto perplesso. Il primo moto sarebbe quello di esternare un'indignazione sul tipo "pentastellato", ma sappiamo che questo, alla lunga, è controproducente e che, invece, il tutto va analizzato entrando nel merito delle cose per evitare di essere forcaioli ed assolutisti, comportamento che per mia indole non mi si attaglia.
Approvo quindi in pieno il tuo documento sapendo che oggi, nel consesso nel quale tu siedi, magari saranno pochi quelli che opereranno la tua stessa scelta, ma il seme del dubbio verrà comunque gettato affinchè vi sia una presa di coscienza consapevole e critica da parte di tutti voi che siete stati nominati a rappresentare la moltitudine di colleghi e dei loro interessi lavorativi e previdenziali
Grazie per le informazioni e la rappresentanza.

Ciao Alfio e...grazie per la meritoria opera di informazione. Non posso che essere d'accordo su tutta la linea : un opera di ristrutturazione dell'Ente è indispensabile e necessita, prima di tutto, dello scardinamento della "vecchia gestione". Non so quanto i "baroni" saranno d'accordo (immagino poco!!) ma sono sicuro che si muoveranno "leve politiche" per contrastare ciò che tramite te, Bergianti e spero qualcun altro di buona volontà, si vuole fare. Una cosa è certa : ci dovete e ci dobbiamo provare!!

Grazie Alfio,
le informazioni che ci fai arrivare sono molto gradite oltre che sconcertanti.
Mi auguro che questa cassa diventi un ausilio per gli iscritti invece di essere un macete pronto a calare di peso.
Ciao. 

É un inizio. In Italia nulla é facile. Grazie per l'impegno
Buon proseguimento.

Sicilia
Mio caro,
Con riserva di fornirti più ampi riferimenti di legge, ti rispondo da revisore legale, anche come osservazioni all'intervento di verganti.
1. Il bilancio di previsione non è solo numeri ma relazione previsionale e programmatica, nonché stato patrimoniale e conto economico preventivo. La relazione dovrebbe illustrare i programmi e gli obiettivi, i numeri essere conseguenti.questo nella scienze pubbliche
2. Diversamente dalle aziende private, dove esiste solamente il bilancio di esercizio, il bilancio di previsione è' autorizzativo: esso è un plafond NON sforabile se non viene prima modificato. Così prescrive la contabilità pubblica. La terminologia budget e' propria delle aziende private pure che assegnano delle risorse ai dirigenti.
Qui si potrebbe fare, anche sulla base di un bilancio intermedio infrannuale 2015.
3 È' stupefacente che si diano premi di produzione (più correttamente si tratta dell'ex fondo efficienza servizi FES oggi fondo per il miglioramento della qualità delle prestazioni FAMP) che viene distribuito al personale non dirigente dietro valutazione mentre il personale dirigente ha l'indennità di risultato. Questo per il personale  pubblico: l'epap che CCNL ha?
4. I bilanci devono essere approvati previo parere del collegio dei revisori: che cosa dicono?
Fammi avere una copia del bilancio e della relazione.
Un caro saluto.

Toscana
Che dirti Alfio …… coraggio e sappi che sei nella strada giusta. Purtroppo le strade giuste sono anche quelle più lunghe.
Per quel che vale conta su di me.

Trentino Alto Adige
Ti ringrazio vivamente per le note trasmessemi. C’è veramente da riflettere seriamente.
 Grazie
Ho letto tutto, i suoi ragionamenti e quelli del collega, in allegato. Siete stati completi, mi pare, esaustivi.
Rilevo che la problematica sia riconducibile al sistema di potere come distribuito in tutti gli enti e le società che conosca, previdenziali, economici, politici … .
Il potere, il ripugnante potere biopolitico con le sue diaboliche macchinazioni è capace di questo!
Credo che non se ne venga fuori: si potrà stiracchiare un po’ di qua ed un po’ di là, ma nella sostanza quel tesoro rimarrà là a garantire la sopravvivenza dell’amministrazione e dei dipendenti, i quali moriranno per ultimi.
Amministratori/Dipendenti vedranno la Terra Promessa, Canaan, mentre gli iscritti/contribuenti, se non moriranno nel Sinai -e se non sono già morti nel Sinai- avranno la paradossale ventura di essere visti come i nemici da spazzare via e saranno passati a fil di spada come Cananei, Evei, Hittiti, Perizziti, Gebusei, Gherghesei … !
Bagalini e Bergianti, come Mosé, dopo aver visto morire i suoi nel deserto sinaitico, moriranno sconsolati -sia pure ricchi di fede- sul Monte Nebo, osservando Amministratori/Dipendenti attraversare il Giordano verso la terra Promessa … .

Umbria
Ciao Alfio,
ti ringrazio tanto perchè rendi tutti partecipi della penosa situazione contributiva nella quale versiamo, attuale e non solo, visto che ci accompagna ormai da anni. Direi tragica, anche se le tragedie vere sono altre, come il momento storico che viviamo ci insegna.
Purtroppo in questo periodo sono ossessionato dalle scadenze di alcuni lavori che devo consegnare, per cui non sono molto partecipe. Tuttavia mi fa sempre piacere essere informato e sono pienamente d'accordo con te su tutti i punti relativi al tuo (nostro) dissenso.
Grazie ancora e buona giornata

Buongiorno Alfio
io conto su di te e sulle persone come te e spero vivamente che cambi qualcosa. Un abbraccio anche a te e spero alla prossima mail ci sarà qualche buona notizia.


Ciao

lunedì 14 dicembre 2015

Comunicato n° 3 - Bilancio di Previsione 2016

Caro collega,
Avrò modo di inviare a breve un comunicato riassuntivo di quanto fatto dall'insediamento a fine anno. Con queste brevi note voglio solamente preannunciare alcuni dei motivi che mi indurranno ad un voto negativo sul Bilancio Previsionale 2016.

1. Rivalutazione dei montanti dello 0,18% (1,16 milioni sui 720 circa versati)
Dopo tre anni di rivalutazioni ridicole o nulle, tutte giustificate dal fatto che la normativa impediva maggiori rivalutazioni, continuare con una rivalutazione minima di legge (18 euro ogni 10.000 versati), nonostante una Sentenza che permette finalmente rivalutazioni maggiori, è uno schiaffo in faccia a tutti coloro che, anche con sacrifici, hanno versato i loro contributi all'Epap. Ente che nei quattro anni darà all'iscritto solo 5 euro per ogni 100 di rendimento sui versamenti degli iscritti (gli altri 95 prendono altre vie); detto con altri numeri verranno distribuiti euro 1.161.500 sui 19.555.000 incassati.
Tutto questo a fronte di:
  • sanzioni comminate agli iscritti per 735.000 euro (cioè l'Ente si riprende in sanzioni i 2/3 di quanto da in rivalutazione);
  • Costi per Organi: 1.803.000;
  • Costi Personale: 1.965.000 (63.400/dipendente);
  • premi di produzione per il personale (10.000 euro/dipendente) pari ad oltre il 50% del reddito medio degli iscritti all'ente (19.850);
  • Costi per consulenze fuori controllo (oltre 450.000 euro) ed estremamente generose (13.300 di sicurezza sul lavoro per 25 dipendenti che lavorano al computer), pari a quanto un iscritto medio guadagna in 8 mesi di lavoro!!!

2. Spese sede centrale
Sono previste ulteriori 684.800 euro di spese sulla sede centrale (407.400 restauro conservativo e 277.400 di manutenzioni); sede che arriverà così ad un costo complessivo di oltre 17.740.000 euro (euro/dipendente 709.000). Numeri che si commentano da soli!

3. Personale
Si prevede di aumentare il numero di dipendenti dai 25 attuali (di cui 2 part time) a 31, con un aumento di oltre il 25%! Personale che, essendo la pianta organica piena di generali e povera di soldati, costa mediamente oltre 63.000 euro/dipendente; grazie anche a generosi premi di produzione (305.500 nel 2016, circa 10.000 euro/dipendente).

4. Consulenze
Si prevedono compensi in consulenze per 450.600, pari al 23% dell'intera spesa in dipendenti (già molto generosa); costo che nemmeno diminuisce a fronte di un assurdo aumento dei dipendenti!!

5. Amministratori
Nessuna riduzione dei compensi unitari prevista per il 2016.

Conclusioni
Nel complesso quindi questo è un bilancio in cui c'è spazio per tutti (dipendenti, amministratori, consulenti...) fuorché per gli iscritti, gli unici che davvero dovrebbero essere i beneficiari. Con il mio voto negativo chiederò un drastico cambiamento a favore dell'aumento del rendimento dei montanti degli iscritti. L'Epap deve essere un ente di previdenza ed assistenza degli iscritti, non un ente di assistenza per pochi eletti (dipendenti, consulenti, amministratori...).

Infine
Allego alla presente la dichiarazione di voto che Alberto Bergianti ha fatto al CdA

Molto, molto gradito un vostro parere in merito.

A chi me ne farà richiesta invierò non appena possibile il Bilancio preventivo.

un caro saluto

Alfio Bagalini agronomo

 membro del Consiglio di Indirizzo Generale

sabato 12 dicembre 2015

Alfio Bagalini - Comunicato Epap n. 02: si inizia

Gentile collega
Come promesso durante la campagna elettorale iniziamo finalmente con una opera di informazione periodica su quanto succede all'interno del nostro ente di previdenza.
Proviamo ad andare in ordine cronologico.

1. Insediamento degli eletti.
La sentenza del TAR ha finalmente permesso l'insediamento degli eletti, ponendo fine ad una situazione di assenza di governo dell'ente. Assenza di governo che, va detto, non ha nemmeno determinato un risparmio di costi amministrativi per l'Ente in quanto, per motivi ad oggi incomprensibili, hanno inteso continuare a pagare gli emolumenti agli amministratori decaduti!

A seguito dell'insediamento si è proceduto ad eleggere il Coordinatore ed il Segretario del CIG ed il Presidente e Vicepresidente del CdA.
L'unico fra questi eletto all'unanimità è stato il coordinatore del CIG che, va detto a suo onore, ha avuto il merito ed il buon senso di presentare un proprio programma operativo per la consiliatura in corso.
Tutte le altre votazioni sono state oggetto di aspri confronti, nessuno a carattere programmatico: solo giochi di potere per lo più sommersi. Uno spettacolo davvero poco edificante sia per chi tirava i fili e sia per chi rispondeva supinamente al comando.
Il culmine dell'indecenza comunque si è raggiunto con la votazione del Presidente dell'Epap; votazione che ha visto l'ingerenza fortissima del presidente nazionale del Conaf con pressioni (indirette) nei confronti di più o meno tutti gli eletti al CdA e dirette nei confronti degli agronomi eletti al CIG ed al CdD. Assistere ad un Presidente Nazionale (e mondiale) degli agronomi che indice, arbitrariamente e contro il dettato dello Statuto dell'Ente (che delega agli eletti del CdA la scelta del Presidente), la farsa di un referendum fra gli eletti è stato uno spettacolo di una pochezza indimenticabile. Sia per la pesantezza dell'ingerenza e sia per la assenza assoluta di linee programmatiche. Pur avendo lo scrivente prontamente comunicato a tutti gli eletti la inopportunità dell'operazione la gran parte degli eletti, e questo è stato uno spettacolo ancora più triste, ha supinamente risposto. Poiché è bene che tutti sappiano a seguire vi invio sia la mail del presidente Sisti, sia la mia risposta e sia l'elenco di coloro che esprimendo la loro preferenza (Iacovone - Di Bella - Lo Nigro - Uliana - Berardo - Secci - Stefanelli - Bruno) hanno avallato l'ingerenza. Contro, mi ripeto, ogni doveroso senso di rispetto dello statuto.

Alfio Bagalini agronomo


Mail del Presidente Conaf Andrea Sisti
Care Colleghe e Colleghi,
come discusso e comunicato dal sottoscritto nell’ultima riunione  il futuro  Presidente dell’EPAP è individuato tra i componenti del CDA eletti nel Collegio della Categoria dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali.
Ci sono tante possibilità di individuazione di un candidato alla Presidenza, certamente non quella per la quale il nostro candidato venga scelto dalle altre categorie, il candidato deve essere scelto dalla nostra categoria.  Ci sono tante forme potenziali, ma credo che la forma più corretta, sicuramente la più democratica,  è quella di far esprimere la categoria attraverso gli eletti nei diversi organi dell’ENTE.
Al fine di poter individuare il candidato Presidente da sottoporre alle altre categorie vi formalizzo la richiesta di esprimervi sui  dui nostri componenti del CDA e di inviare al sottoscritto una mail formalizzando la scelta. Una volta pervenute le vostre determinazioni vi invierò il resoconto che poi formalizzerò in via ufficiale ai Componenti del Consiglio di Amministrazione ed agli altri Presidenti del Consigli Nazionali.
Grazie per la vostra disponibilità
Andrea Sisti
Mia risposta (comunicata al Presidente Conaf e, per conoscenza, agli agronomi eletti in Epap)
Gent.mo presidente,
pur apprezzando le Sue considerazioni debbo rappresentarLe la mia profonda contrarietà nel merito.
Come infatti ben sa ho incentrato la mia campagna elettorale su una chiarezza di programmi e di metodi; ritenendo estremamente deleterio ogni accordo di scambi di voti fra i candidati ai vari collegi in quanto determinano un sistema di veti e controveti assolutamente esiziale per il corretto funzionamento democratico dell'Ente, che deve avere Organismi chiaramente distinti nei compiti e nei ruoli. Il fatto che così non sia stato in passato non è motivo sufficiente perché non lo sia a partire da ora. Ora quindi, da una parte ci si chiede di esprimere una preferenza senza che i candidati abbiano avuto modo di rappresentare a tutti gli eletti il loro programma (chi scrive, ad esempio, non ha mai avuto modo di leggere il programma di uno dei due eletti al CdA), e dall'altra si aggiunge un ulteriore elemento assolutamente negativo che metterà l'eventuale eletto in condizioni di palese debito nei confronti dei componenti degli altri Organi. Ritengo che questo debba essere evitato nel modo più assoluto. Infine, ma non ultimo, lo scrivente è profondamente convinto del fatto che l'attuale Statuto debba essere radicalmente rivisto (non a caso ho parlato di rifondazione dell'Ente alla ultima riunione tenuta al Conaf) non per questo posso però esimermi dal rispettarlo, nella lettera e nella sostanza, fino a quando non sarà stato modificato. Per tutto quanto sopra quindi Le comunico di non potermi esprimere in proposito e chiedo che altrettanto facciano tutti gli altri eletti nel pieno rispetto dello Statuto dell'Ente, nonché nel pieno rispetto dei non agronomi eletti al CdA
Cordialmente
Alfio Bagalini agronomo


lunedì 16 novembre 2015

Mio intervento al CIG del 22.10.2015 in materia di Bilancio Previsionale Epap 2015

Cari colleghi,
Necessaria premessa a quanto dirò è che il mio intervento sul bilancio previsionale 2015 è finalizzata a fornire riflessioni per il bilancio previsionale 2016 che a breve saremo chiamati ad approvare e per il bilancio consuntivo 2015, essendo il bilancio previsionale 2015 qui proposto di competenza della precedente consiliatura.
Inizio manifestando il dolore fisico con cui ho visionato il bilancio previsionale 2015, almeno fino a quando non sono arrivato alle Conclusioni della Relazione Istruttoria della Prima Commissione CIG; relazione che fa giustizia di una serie di enormità presenti nel bilancio previsionale (bocciato dal precedente CIG).
Ad integrazione mi sento comunque di aggiungere quanto a seguito:
Confronto fra bilanci: non è possibile esprimersi su un bilancio preventivo di un anno avendo a riferimento il solo bilancio preventivo dell'anno precedente. Di fatto, in assenza di almeno un bilancio consuntivo ultimo disponibile, il lavoro diventa il confronto fra due bilanci di fantasia, senza alcun collegamento con la realtà verificatasi. Ritengo necessario inoltre, ai fini di una migliore lettura, che le variazioni siano espresse anche in termini percentuali e non solamente in termini assoluti.
Software: non è possibile dichiarare in bilancio che il software di gestione appena acquistato è oramai obsoleto e dovrà essere sostituito per poi metterlo in ammortamento addirittura in 5 anni. Se a ciò aggiungiamo che codesto software obsoleto è stato pagato 512.000 euro capite bene l'enormità della cosa. Ho piena consapevolezza che tutto ciò è stato subito dal precedente CIG ma è bene che sia ripetuto, quantomeno per conoscenza di tutti. Delle due una: o il software è obsoleto e quindi va ammortizzato nell'anno (massimo in due anni) oppure non è obsoleto (cosa notoriamente non vera) e solo in tal caso può essere ammortizzato in 5 anni. Altrimenti si sta solo maldestramente cercando di mascherare agli iscritti una pesante perdita.
Rivalutazione dei montanti: ritengo che a bilancio si sarebbe dovuto prevedere, nello spirito di prudenzialità, una rivalutazione dei montanti degli iscritti in considerazione del fatto che vi era una controversia in corso (che ha avuto esito conforme alla tesi dell'Ente) e che permette una migliore rivalutazione a favore degli iscritti con conseguenze negative sulle riserve dell'Ente. Dico ciò nella consapevolezza che non vi era certezza dell'esito ma conscio che un bilancio per poter essere prudenziale deve farsi numericamente carico delle incertezze.
Avrò modo di affrontare le altre questioni in sede di analisi del bilancio preventivo 2016.

venerdì 13 novembre 2015

Mio intervento al CIG del 15.10.2015 in merito a pagamenti Epap e Sanzioni:

In merito alla problematica dei mancati invii dei Modelli 2 e dei crediti in essere verso gli iscritti per mancati pagamenti sono a chiedere se, oltre alla analisi per zone geografiche, sia stata predisposta una analisi anche per fasce di reddito. Ciò in quanto è elemento essenziale per capire se i mancati pagamenti siano dovuti a disaffezione nei confronti dell'Ente (nel caso che il debitore abbia redditi adeguati) o da effettiva impossibilità, più o meno temporanea, a far fronte agli impegni nei confronti dell'Epap (nel caso di redditi bassi). La conoscenza di tale elemento è essenziale prima di valutare ogni possibile azione di recupero.
Dico questo anche perché, per quanto di mia conoscenza, la situazione di morosità, nonostante i rientri da rateizzazioni in corso, è in costante crescita, a dimostrazione di una difficoltà crescente degli iscritti; complice certamente la costante contrazione dei redditi.
Ritengo a tal proposito, che sia necessario operare una piccola rivoluzione copernicana nel rapporto Epap iscritti; voglio dire con ciò che, in considerazione del fatto che gli iscritti morosi (a vario titolo) rappresentano circa il 10% del totale degli iscritti (oltre a tutti coloro che magari esercitano senza essere mai stati iscritti all'Ente) non ci possiamo più permettere di proporre soluzioni interne e calate dall'alto, senza prima aver fatto una adeguata indagine conoscitiva per capire quali sono le effettive problematiche e le possibili soluzioni; il tutto avendo presente che le soluzioni potranno essere più d'una e differenziate, anche come tempistica di rientro, per le varie posizioni (ad esempio parametrandole avendo a base il reddito e l'importo del debito).
A tal proposito ho accolto con favore la proposta del coordinatore di prendere in considerazione una ulteriore sanatoria e di pensare ad un maggiore frazionamento dei pagamenti rispetto alla situazione attuale. Per quanto mi riguarda propongo sin da ora:
che i pagamenti possano essere dilazionati mensilmente;
che l'Epap riconsideri, eliminandolo, il pagamento anticipato. Ciò perché io, come molti miei colleghi, posso anche accettare che lo stato mi imponga un pagamento anticipato delle tasse, ma non lo accetto dal mio ente di previdenza che è costituito e gestito da colleghi.
Ho infine, e chiudo, ascoltato molti colleghi, fra cui il coordinatore in primis, parlare della necessità di migliorare sensibilmente il rapporto con gli iscritti e la percezione che questi hanno dell'Epap; troppo spesso visto come ente impositore. A tal proposito ritengo che debba essere rivisto e ridotto drasticamente il sistema sanzionatorio, che in troppe parti e per troppo tempo, è stato vessatorio ed ha contribuito fortissimamente alla pessima considerazione dell'Epap fra gli iscritti.

sabato 17 ottobre 2015

EPAP: NON IN MIO NOME

Pubblico la mia risposta inviata al Presidente nazionale degli agronomi e forestali in merito alla sua richiesta di esprimere preferenze per il Presidente del CdA dell'Epap. 

Gent.mo presidente
pur apprezzando le Sue considerazioni debbo rappresentarLe la mia profonda contrarietà nel merito.
Come infatti ben sa ho incentrato la mia campagna elettorale su una chiarezza di programmi e di metodi; ritenendo estremamente deleterio ogni accordo di scambi di voti fra i candidati ai vari collegi in quanto determinano un sistema di veti e controveti assolutamente esiziale per il corretto funzionamento democratico dell'Ente, che deve avere Organismi chiaramente distinti nei compiti e nei ruoli. Il fatto che così non sia stato in passato non è motivo sufficiente perché non lo sia a partire da ora.
Ora quindi, da una parte ci si chiede di esprimere una preferenza senza che i candidati abbiano avuto modo di rappresentare a tutti gli eletti il loro programma (chi scrive, ad esempio, non ha mai avuto modo di leggere il programma di uno dei due eletti al CdA), e dall'altra si aggiunge un ulteriore elemento assolutamente negativo che metterà l'eventuale eletto in condizioni di palese debito nei confronti dei componenti degli altri Organi.
Ritengo che questo debba essere evitato nel modo più assoluto.
Infine, ma non ultimo, lo scrivente è profondamente convinto del fatto che l'attuale Statuto debba essere radicalmente rivisto (non a caso ho parlato di rifondazione dell'Ente alla ultima riunione tenuta al Conaf) non per questo posso però esimermi dal rispettarlo, nella lettera e nella sostanza, fino a quando non sarà stato modificato.
Per tutto quanto sopra quindi Le comunico di non potermi esprimere in proposito e chiedo che altrettanto facciano tutti gli altri eletti nel pieno rispetto dello Statuto dell'Ente, nonché nel pieno rispetto dei non agronomi eletti al CdA
Cordialmente
Alfio Bagalini agronomo

lunedì 12 ottobre 2015

EPAP: 07 ottobre: riunione preliminare al Conaf prima dell'insediamento del CIG

Due sono gli argomenti su cui ho incentrato il mio intervento:
1. l'Epap non ha bisogno di miglioramenti ma di una azione di rifondazione;
2. in una società complessa ed articolata non possiamo pensare che l'Epap sia la soluzione unica alla questione pensionistica degli iscritti. Dobbiamo quindi evitare di aumentare le percentuali di contribuzione per evitare di peggiorare la situazione di chi già oggi fa fatica (ed i numeri sono in crescita) e per lasciare la possibilità a chi vuole e può di diversificare la propria pensione con altri strumenti fuori dall'Epap. Mentre chi, dentro l'Epap, vuole versare più del minimo oggi già può.

martedì 29 settembre 2015

EPAP - Diario di bordo - Ricorso ....

A seguire maggiori dettagli ma finalmente il Tribunale si è espresso e si potrà procedere con l'insediamento degli eletti, speriamo a breve. È ora di iniziare a lavorare!

sabato 26 settembre 2015

Comunicato n° 1


Gentile collega,

Avrei voluto inviare il primo comunicato informandoti sulle cose in corso di cambiamento all'Epap. Purtroppo ad oggi ben poche sono le notizie positive. Provo ad andare con ordine su quanto successo nel frattempo:

 

Mancato insediamento degli eletti.

Ad oggi gli eletti ai vari organismi dell'Epap non si sono ancora potuti insediare. Ciò a causa del ricorso di un geologo (candidato al CdA e non eletto).

Senza voler entrare nel merito del ricorso ritengo però doveroso riflettere con voi sul fatto che:

  • da parte di chi ha fatto ricorso è evidente come gli interessi personali prevalgano fortemente rispetto agli interessi degli iscritti; con buona pace dello spirito di servizio così tanto declarato in sede di elezioni;
  • da parte di chi ha dato argomenti al ricorso (ossia il Presidente) vi è stata una evidente manifestazione di inadeguatezza:

  • sia nell'aver presentato la propria candidatura nonostante fossero già trascorsi i tre mandati previsti dallo Statuto dell'Epap (con l'artificio di un parere legale fatto a sua misura e che è stato sbugiardato dal Ministero)
  • sia nell'aver gestito le votazioni nel modo che tutti sappiamo.

  • nel complesso le problematiche di una categoria (geologi) si riflettono sull'intero ente di previdenza e, conseguentemente su tutti noi.

Ad oggi quindi ci troviamo in una situazione di proroga dei precedenti organismi per la gestione ordinaria dell'Ente. Vale a dire che l'Ente è proprio nelle mani del maggior responsabile della attuale situazione di stallo.

Siamo in attesa del pronunciamento del Collegio del Tribunale sul ricorso in atto. In caso di mancato pronunciamento si profila all'orizzonte il commissariamento dell'Ente. Ricordiamocene nel caso si dovesse tornare a breve ad ulteriori elezioni.

 

Sentenza del TAR

La Sentenza del Tar del Lazio di cui avrete certamente avuto notizia dagli Ordini territoriali, permetterà una maggiore rivalutazione del montante rispetto a quanto effettuato fino ad ora.

Mentre infatti fino ad oggi la rivalutazione era sulla base della media quinquennale del PIL da ora in avanti sarà possibile trasferire al montante degli iscritti l'eventuale maggiore rendimento ottenuto dall'Epap. Giusto per dare pochi numeri questa è la situazione degli ultimi due anni:

Anno
Rendimento Epap
Rendimento montante
%
2013
3,2
0,16
5%
2014
3,2
0,00
0 %
Totale
6,4
0,16
2,5%

vale a dire che su 100 euro di rendimento che l'Epap ha avuto dalla gestione dei nostri montanti ad oggi 97,5 sono finite nelle casse dell'Ente e 2,5 nel montante di ciascuno degli iscritti.

Con la nuova sentenza sarà possibile modificare il 2014 come a seguito:

Anno
Rendimento Epap
Rendimento montante
%
2013
3,2
0,16
5%
2014
3,2
1,60
50 %
Totale
6,4
1,76
27,5%

Ciò in quanto una delibera interna permette di trasferire a montante fino al 50% dei maggiori rendimenti rispetto al dato determinato dalla media quinquennale del PIL; mentre il restante 50% rimane comunque nelle casse dell'Epap a costituire un fondo di riserva (da utilizzare per quegli anni in cui il rendimento sia inferiore al minimo previsto per legge sulla base dell'andamento quinquennale del PIL).

Una buona notizia? questa almeno si. Si può fare di più? Certamente si, anche molto di più.

Personalmente, anche in considerazione del fatto che veniamo da tanti anni a PIL basso o negativo, e quindi saremo destinati comunque a rendimenti bassissimi del montante, intendo proporre:

  • che la quota del 50% dei maggiori rendimenti trasferita a montante venga elevata al 75%;
  • che la restante quota non trasferita a montante vada a costituire non un unico fondo di riserva dell'Ente, ma fondi di riserva nominali per ciascun iscritto; mantenendo la medesima finalità di utilizzo. Ciò fino alla data della pensione dell'iscritto in cui il fondo di riserva residuo dovrà essere definitivamente trasferito a montante.

Una tale modifica (apparentemente formale ma in realtà sostanziale) permetterebbe di avere sin da subito dei montanti maggiori, che cresceranno nel tempo in modo ampiamente maggiore rispetto a quello attuale. Il tutto senza alcun problema per l'Ente in quanto comunque permane il fondo di riserva. Ma, soprattutto, rappresenterebbe un cambio culturale assoluto in quanto verrebbe sancito definitivamente che il maggior rendimento ottenuto dall'Epap sui montanti degli iscritti è un patrimonio di ciascuno degli iscritti, e non dell'Epap.

Ne guadagnerebbero le nostre tasche, il morale e la trasparenza.

Invece nella situazione attuale il fondo di riserva unico continuerebbe a crescere per conto suo senza alcun beneficio per gli iscritti che, pur avendo contribuito alla crescita del fondo (con il surplus di rendimento dei propri montanti), si troveranno ad andare in pensione senza aver riconosciuto detto surplus di rendimento.

A chi pensa che sia una questione di poco conto voglio ricordare che stiamo parlando di rivalutazioni sull'intero montante; nel caso, per fare un esempio, di un montante di 60.000 euro stiamo parlando, con i dati attuali, di una ulteriore crescita del montante di 960 euro per il primo anno (a crescere per ogni anno successivo); come vedete: tutt'altro che poco.

Fatemi sapere se condividete questa battaglia.

 

Cosa possiamo fare

Certamente non posso fare e non potrò tutto da solo. È importante essere in tanti, ciascuno per quello che può. Vi chiedo quindi di manifestare le vostre adesioni per il cambiamento dell'Epap. C'è tanto lavoro da fare, nessuno di noi può fare tutto ma se ognuno di noi potesse dedicare una piccola parte del proprio tempo, uniti potremo davvero diventare una forza.

Gli obiettivi li ho ripetuti più volte e li conoscete già:

  • Maggiore trasparenza;
  • Riduzione dei costi;
  • Blocco dell'aumento al 15% del contributo soggettivo (oggi, come sappiamo, è al 10%);
  • Revisione generale dello statuto (riduzione del numero dei membri del CIG, Incompatibilità con cariche ordinistiche, limite dei mandati più stringente...);
  • Revisione della politica di allocazione delle risorse...

Nel frattempo sfruttiamo ogni occasione possibile per far conoscere e portare avanti le nostre istanze di democrazia e tutela di tutti noi iscritti.

 

Alfio Bagalini agronomo

 

 

martedì 8 settembre 2015

EPAP - Diario di bordo - 8 settembre 2015

Continua la situazione di stallo all'Epap dove non si è potuto (ma forse sarebbe più corretto dire non si è Voluto) procedere all'insediamento degli eletti. È sempre più evidente come gli interessi personali di pochi prevalgono sugli interessi generali degli iscritti e le beghe interne di una categoria si riflettono negativamente sull'intero Ente.
Più che una riforma c'è da fare una vera e propria rivoluzione!!

lunedì 10 agosto 2015

EPAP - La vostra voce - Emilia Romagna

Torniamo a far sentire la vostra voce riportando i messaggi che ci sono arrivati

Ciao Alfio,
Ancora complimenti per la tua elezione.
Cercherò di condividere ed appoggiare per quanto possibile la tua azione in Epap.
Il primo obiettivo è la trasparenza.
Ho girato nel sito Epap e non ho trovato nulla rispetto all'organizzazione, i costi, i benefici per gli iscritti.

Il sito deve diventare trasparente, altrimenti occorre organizzarsi per farne uno parallelo.

La seconda priorità è una riduzione immediata dei costi di gestione.

Agosto è giustamente un periodo di riposo.
Pensiamoci su e vediamo come ripartire a settembre, sfruttando la rete (blog, skype, internet).
Buone cose

sabato 8 agosto 2015

EPAP - La vostra voce - Marche

 Torniamo a far sentire la vostra voce riportando i messaggi che ci sono arrivati

Salve Alfio,
leggo volentieri le comunicazioni che invii.
Ti faccio ancora le congratulazioni per il successo che hai ottenuto e spero che raggiungerai se non tutti, almeno i più importanti obiettivi che hai proposto nel programma. 
Un abbraccio e buon lavoro,

venerdì 7 agosto 2015

EPAP - Diario di Bordo - Primi contatti

Diario di bordo del 04.08.2015

 
In data 27.07.2015 ho inviato all'Epap la mail di cui a seguito; dopo una settimana ancora nessuna risposta (ed avrei dovuto pernottare 6 giorni fa!)
Iniziamo bene!!!


Gent.mo dottor Ficano 
faccio seguito alla Vs cortese prot. 00355492015 per chiederLe maggiori dettagli in merito alla convenzione Epap con gli Alberghi; con particolare riferimento: 
- ai prezzi praticati da ciascuno degli alberghi da Voi indicati; 
- alla possibilità di utilizzare alberghi fuori convenzione, ove più economici; 
il tutto nello spirito di contenere quanto più possibile i costi a carico dell'Ente 
cordialmente 
Alfio Bagalini agronomo

EPAP - La vostra voce - Umbria

Torniamo a far sentire la vostra voce riportando i messaggi che ci sono arrivati

Grazie a te, per l'impegno e per l'entusiasmo che metti e trasmetti. E grazie per averci dato una speranza!

giovedì 6 agosto 2015

EPAP - Diario di bordo - Ricorso geologo

Diario di Bordo del 31.07.2014

Causa il ricorso fatto da un geologo candidato al CdA (Pallotta) non è ancora stato possibile procedere all'insediamento del Consiglio di Indirizzo Generale dell'Epap. 
Ad oggi si va avanti in regime di prorogatio con la sola gestione ordinaria, salvo commissariamento.
 

EPAP - La vostra voce - Roma

Torniamo a far sentire la vostra voce riportando i messaggi che ci sono arrivati

Ciao Alfio, sono io che ringrazio te per avermi conivolto nella tua ambiziosa azione. Apprezzo tutti i punti del programma e in particolare (te lo dicevo di persona), la maggiore fruibilità delle informazioni; grazie a questa è possibile partecipare o quantomeno essere consapevoli delle decisioni che vengono prese dai nostri eletti (forse non sempre effettivi rappresentanti). 
Mi permetto di rammentarti sin d'ora la fondamentale importanza della questione del tetto alla rivalutazione del montante, superata la quale potrebbe addirittura risultare conveniente l'opzione di aumentare il contributo soggettivo (sempre su base volontaria, auspicherei).
Allora attendo notizie!
Grazie.