giovedì 18 febbraio 2021

Extra-rendimento finalmente a montante

 Gentile Collega,

in questi ultimi giorni avrai sicuramente ricevuto da Epap la comunicazione che, a partire dal 10 febbraio e con decorrenza 01.01.2019, troverai accreditato sul tuo montante la tua quota di extra-rendimento.
Nella speranza di fare cosa gradita provo a spiegare brevemente cosa questo significa per tutti noi.

Cosa è il rendimento
Ognuno di noi andrà in pensione con un assegno annuo determinato come rapporto tra: il proprio Montante Contributivo Anni di Vita Attesi. Dove:
a) Gli anni di vita attesi sono determinati da Istat
b) Il montante contributivo dipende da:
- I versamenti fatti negli anni di vita lavorativa [soggettivo, versamenti volontari, riscatti vari (anni di laurea, anni precedenti alla istituzione di Epap, dottorato...)]
- il rendimento annualmente accordato al montante; determinato da Istat come media del PIL italiano degli ultimi 5 anni (è quindi un dato che non ha alcuna relazione con i rendimenti che Epap ottiene dai propri investimenti sul mercato).

Cosa è l'extra-rendimento
La differenza (positiva) tra il rendimento ottenuto da Epap sul mercato e il rendimento determinato da Istat (media quinquennale del PIL) è, appunto l'extra-rendimento.
Epap, dopo una lunga battaglia legale contro il Ministero, ha ottenuto di poter redistribuire agli iscritti una quota fino al 60% dell'extrarendimento (per periti agrari ed agrotecnici è non più del 50%).
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di destinare il massimo possibile (60%) a montante degli iscritti. E questo è quanto, dal 10 febbraio u.s., troviamo sul nostro montante.
Poco o tanto che sia dipende da quanto era il montante di ognuno di noi.

Cosa significa avere l'extra-rendimento a montante
Avere a montante l'extrarendimento significa avere un montante più alto, su cui matureranno maggiori interessi fino alla pensione e da cui si calcolerà l'assegno pensionistico. E, quindi, una pensione più alta.
Più alta, ma di quanto?
Questo è impossibile dirlo perché dipende da tanti fattori, tra cui:
- quando si va in pensione (per chi va in pensione adesso: poco meno del 4%);
- se ci saranno altri extra-rendimenti accordati (più ve ne saranno e più aumenterà la pensione);
- quanti versamenti di soggettivo si faranno fino alla pensione.

Siamo tutti pienamente consapevoli del fatto che l'extrarendimento non è la soluzione alla nostre basse pensioni, né al livello di vita che avremo una volta in pensione.
Per migliorare la situazione altre azioni dovranno essere fatte (e, se vorrete, ne parleremo le prossime volte). 
Però è un passo nella direzione giusta, speriamo non l'unico da qui in avanti.

Buon lavoro
A presto