Considerazioni su Bilancio consuntivo 2017
Signor Presidente, gent.mi sindaci e colleghi,
Arrivati al giro di boa di questa consiliatura si rende doverosa una analisi di quanto fatto e di quanto ancora da fare nei prossimi due anni.
Rendimento
Il rendimento è sicuramente il più positivo dei dati di questo bilancio. È un dato che non deve illuderci sulle prospettive future in quanto per gran parte congiunturale ma che comunque fa bene, una volta tanto, non solo all’Epap ma anche agli iscritti tutti, che finalmente potranno beneficiare sul proprio montante dei risultati positivi conseguiti.
Tutto ciò, unito al trasferimento di parte degli extra-rendimenti conseguiti negli ultimi anni permetterà di dare un po’ di respiro ai montanti degli iscritti che per troppo tempo sono rimasti inchiodati intorno alla zero di rivalutazione.
Poiché più volte ho insistito sulla necessità di conseguire rendimenti reali almeno pari al 2% il dato di quest’anno (5,47) è sicuramente positivo e consolida la volontà dell’ente di ridistribuire quanto più extra-rendimento possibile agli iscritti.
Contenimento delle spese
Prendo altresì atto con favore, e questo è un ulteriore dato storico per l’ente, che per la prima volta ci troviamo a ragionare su un bilancio consuntivo che non presenta strabilianti risparmi di spesa rispetto al bilancio preventivo (sempre abbondantemente sopra il milione di euro). Dico ciò nella piena consapevolezza che il mancato risparmio è frutto non di una maggiore spesa ma di una scelta di radicale cambiamento nella redazione del bilancio preventivo 2017 (redatto sulla base dell’assestato dell’anno corrente e non sulla base del preventivo dell’anno precedente). Gli effetti ampiamente positivi di tale scelta, per la quale mi sono strenuamente battuto ma che certo non vede in me l’unico avente merito, si vedono chiaramente nel bilancio di cui ora ci troviamo a discutere e questo è elemento che va riconosciuto; proprio perché, per quanto mi riguarda, la ritengo pietra d’angolo del cambiamento dell’Ente che questa consiliatura sta cercando di portare avanti.
Personalmente continua a pensare come sul fronte del contenimento della spesa non si sia ancora fatto tutto quello che c’era da fare ma altrettanto certamente la strada imboccata è quella giusta (revisione dei contratti in scadenza, massima trasparenza negli appalti…) e so bene come tali operazioni richiedano tempi incomprimibili ed attenzione continua. Non possiamo non considerare inoltre come tale opera di contenimento sia ancor più importante in questa fase in cui registriamo non solo redditi degli iscritti in pesante decrescita (-6.5% su base nazionale con un integrativo che decresce al pari del soggettivo a dimostrazione del fatto che i nostri iscritti hanno già da tempo esaurito ogni margine di contenimento dei costi) ma anche una diminuzione del numero degli iscritti attivi (a dimostrazione di una difficoltà pesantissima dell’intero sistema professionale).
Su questo fronte continuo a ribadire come il costo degli organi, seppur diminuito e per la prima volta più basso del costo dei dipendenti, sia ancora spropositato, sia in sé e sia in rapporto alle altre voci di bilancio. Molto c’è ancora da fare sia in termini di modifica normativa, sia in termini di autoregolamentazione; non mi stancherò mai di ribadirlo.
Spese Elettorali
Ricordo che come CIG stiamo aspettando da oltre due anni la relazione dell’ufficio interno preposto. Personalmente, pur nella consapevolezza dei molti impegni cui il CdA è stato chiamato, ritengo che i tempi abbiano ampiamente superato il livello di ragionevolezza.
Sanzioni amministrative agli iscritti
Prendo atto con rammarico che ancora non abbiamo un nuovo sistema sanzionatorio (ricordo come quello vigente sia ampiamente vessatorio ed irragionevole); so che è prossimo alla approvazione ma di certo abbiamo perso quasi un anno su questo fronte.
Poiché già lo scorso anno avevo precisato come le cause di maggiore disaffezione verso l’Ente siano un sistema sanzionatorio vissuto come iniquo dagli iscritti ed i bassi rendimenti dei montanti, non posso, nel ricordare i passi avanti fatti in termini di rendimenti, non precisare come invece su quest’altro fronte (certamente meno complesso) ci si aspettava un segnale di maggiore attenzione da parte del CdA.
Lotta all’evasione contributiva
In primo luogo occorre dare atto che la revisione delle scadenze, recentemente operata dal CdA, è elemento importantissimo di attenzione e vicinanza agli iscritti e, già in sé, strumento di contenimento dell’evasione contributiva.
Nel riconoscere anche i passi in avanti in materia di lotta alla evasione contributiva (e fra questi il fatto che, per la prima volta assistiamo alla diminuzione dei crediti verso gli iscritti, seppur modesta) non possiamo però nascondere a noi stessi come tutti gli sforzi fatti su tale fronte permangano insufficienti ed inadeguati a risolvere il problema. Infatti, a fronte di un dato (certamente meritevole e mai riscontrato prima) di oltre 5 milioni di debiti rateizzati, abbiamo uno stock di oltre 50 milioni di residuo che sta lì a dimostrarci la necessità non solo e non tanto di proseguire nell’opera iniziata ma, a mio giudizio, di cambiare passo (modo di ragionare persino), di liberarci di un approccio che, mi sia consentito, è stato più ideologico che pragmatico; e proprio per questo non risolutivo ma anzi parte del problema stesso. Spero che la nuova Commissione abbia la lungimiranza necessaria ad un approccio pragmatico e al tempo stesso sistemico al problema. Me lo auguro per il bene di tutti gli iscritti in regola e per quelli che, pur volendo, fanno fatica ad esserlo.
Ricordo su tale punto infine che l’Ente non si è ancora dotato di uno strumento specifico per venire incontro agli iscritti che, pur in regola con i pagamenti ed i modelli 2, vivono temporanee situazioni di difficoltà. Su tale punto reitero la mia proposta del 12.07 u.s. di facoltà di dilazione dei versamenti di un anno.
Welfare attivo
Ritengo ampiamente condivisibile l’intenzione di lavorare sul fronte del welfare attivo. Faccio i miei migliori auguri alla commissione recentemente costituitasi anche allo scopo sperando che possa questa essere l’occasione per un approccio sistemico alle questioni previdenza, assistenza, evasione/elusione e welfare attivo. Con l’occasione ringrazio il referente di commissione per il riconoscimento al mio modesto contributo in materia; messo a disposizione con la speranza che possa diventare patrimonio dell’Ente.
Nel metodo
- Relativamente alla determinazione del dato sul rendimento torno a chiedere se anche per l’anno in corso nella sua determinazione ha concorso la detrazione delle somme necessarie a coprire le rivalutazioni dei montanti dovuti e non versati; detrazione che continuo a ritenere errata e penalizzante per gli iscritti.
- Torno a dire che, a mio giudizio, sarebbe opportuno che il CdA ripensi la metodologia di imputazione a bilancio di alcune voci (Bilancio Tecnico Attuariale, Spese Elettorali…) che andrebbero imputate per competenza e non per cassa, rendendo così più agevole il confronto fra consuntivi. Lo ribadisco in tale sede perché questo è l’anno del nuovo Bilancio Tecnico Attuariale, mentre per le spese elettorali se ne riparlerà nell’anno prossimo in sede di preventivo 2020.
- Sempre a proposito di metodo va ribadito come questo è il primo bilancio in cui si incominciano a raccogliere i frutti di quel radicale cambiamento di metodo nell’affrontare i problemi cui avevo già fatto cenno in sede di intervento sull’assestato 2017. Vale a dire da una parte la presenza di una coerente progettualità politica (operata già con la scelta di strutturare un bilancio previsionale sulla base dell’assestato dell’anno precedente) e dall’altra un metodo decisionale basato su approfondimenti, studi valutazioni; non più opinioni o impressioni (più o meno fondate, spesso meno). Potrà sembrare banale ma anche questo è uno dei migliori frutti della presente consiliatura.
Infine
Mi sia consentito, a chiusura dell’intervento, una espressione di vicinanza ai colleghi di tutte le categorie che continuano a vivere situazioni di difficoltà per le calamità naturali di cui sono state vittima. Di vicinanza per loro e di ringraziamento per l’Ente, dal presidente ad ogni singolo consigliere, per tutto quanto fatto per loro, sia in termini economici e sia in termini umani.
Grazie
27.04.2018
Alfio Bagalini