Pubblico la mia risposta inviata al Presidente nazionale degli agronomi e forestali in merito alla sua richiesta di esprimere preferenze per il Presidente del CdA dell'Epap.
Gent.mo presidente
pur apprezzando le Sue considerazioni debbo rappresentarLe la mia profonda contrarietà nel merito.
Come infatti ben sa ho incentrato la mia campagna elettorale su una chiarezza di programmi e di metodi; ritenendo estremamente deleterio ogni accordo di scambi di voti fra i candidati ai vari collegi in quanto determinano un sistema di veti e controveti assolutamente esiziale per il corretto funzionamento democratico dell'Ente, che deve avere Organismi chiaramente distinti nei compiti e nei ruoli. Il fatto che così non sia stato in passato non è motivo sufficiente perché non lo sia a partire da ora.
Ora quindi, da una parte ci si chiede di esprimere una preferenza senza che i candidati abbiano avuto modo di rappresentare a tutti gli eletti il loro programma (chi scrive, ad esempio, non ha mai avuto modo di leggere il programma di uno dei due eletti al CdA), e dall'altra si aggiunge un ulteriore elemento assolutamente negativo che metterà l'eventuale eletto in condizioni di palese debito nei confronti dei componenti degli altri Organi.
Ritengo che questo debba essere evitato nel modo più assoluto.
pur apprezzando le Sue considerazioni debbo rappresentarLe la mia profonda contrarietà nel merito.
Come infatti ben sa ho incentrato la mia campagna elettorale su una chiarezza di programmi e di metodi; ritenendo estremamente deleterio ogni accordo di scambi di voti fra i candidati ai vari collegi in quanto determinano un sistema di veti e controveti assolutamente esiziale per il corretto funzionamento democratico dell'Ente, che deve avere Organismi chiaramente distinti nei compiti e nei ruoli. Il fatto che così non sia stato in passato non è motivo sufficiente perché non lo sia a partire da ora.
Ora quindi, da una parte ci si chiede di esprimere una preferenza senza che i candidati abbiano avuto modo di rappresentare a tutti gli eletti il loro programma (chi scrive, ad esempio, non ha mai avuto modo di leggere il programma di uno dei due eletti al CdA), e dall'altra si aggiunge un ulteriore elemento assolutamente negativo che metterà l'eventuale eletto in condizioni di palese debito nei confronti dei componenti degli altri Organi.
Ritengo che questo debba essere evitato nel modo più assoluto.
Infine, ma non ultimo, lo scrivente è profondamente convinto del fatto che l'attuale Statuto debba essere radicalmente rivisto (non a caso ho parlato di rifondazione dell'Ente alla ultima riunione tenuta al Conaf) non per questo posso però esimermi dal rispettarlo, nella lettera e nella sostanza, fino a quando non sarà stato modificato.
Per tutto quanto sopra quindi Le comunico di non potermi esprimere in proposito e chiedo che altrettanto facciano tutti gli altri eletti nel pieno rispetto dello Statuto dell'Ente, nonché nel pieno rispetto dei non agronomi eletti al CdA
Cordialmente
Cordialmente
Alfio Bagalini agronomo